Intervista su Campus: "La bicicletta più ecologica che mais"
• Articolo sulla rivista universitaria nazionale "Campus" - Novembre 2002, pag. 12, dal titolo: "La bicicletta più ecologica che mais"
• Con fotografie a colori
Articolo di Isabella Righetti comparso sulla rivista universitaria "CAMPUS" Novembre 2002
cliente
Redazione giornalistica di "Campus"
luogo
Milano (Mi)
periodo
Novembre 2002 - Novembre 2002
Alberto Raffaello Baldacci
"la bicicletta più ecologica che mais"
Alberto Raffaello Baldacci, Paco per gli amici, è un aspirante architetto, con all'attivo tante idee, ma una su tutte: realizzare un mezzo di trasporto completamente ecologico. Nasce così, nella testa di Alberto, ma presto anche in commercio, la Vi-cicletta. "Il nome richiama la forma del telaio", spiega, "ma non solo. V come Vita, quindi come ecologia. La bici, infatti, è realizzata in materiali ecocompatibile: fibre di canapa e materiale plastico a base di mais". Un'idea che coniuga la passione per l'architettura con il rispetto per l'ambiente: due dei quattro grandi amori di Paco (gli altri sono la fidanzata Alessandra e la sua eclettica famiglia: paà Luigi, pittore e scultore molto considerato nella natia Pescara, mamma Maria Gemma e il fratello Igor, laurenado in ingegneria aerospaziale).
"L'idea che mi bazzica nella testa da parecchi anni, si è finalmnte tradotta in progetto nel corso del 2° convegno di bioarchitettura di Pescara", continua Paco. "Per questa occasione ho rispolverato la mia intuizione e ho presentato il progetto". E sono arrivate le offerte di produzione. "Sì, anche se per ora siamo soltanto allo studio di fattibilità. Siamo partiti dalla materia plastica che compone il telaio, a base di mais, e l'abbiamo associata con fibre di canapa, che garantisce la resistenza della materia prima finita". Insomma, l'innovazione è prima di tutto nei materiali, che potrebbero avere un serio impiego anche nell'industria automobilistica. E poi nella meccanica: niente carter e catene ma una cinghia di tramissione in gomma naturale. Per questo Paco non vuole rivelare il nome del costruttore, perché produrre una bicicletta biodegradabile può anche essere un affare. "Sulla base di un quantitativo di produzione medio di una bici da passeggio, si potrebbe pensare a un piazzamento sul mercato con un prezzo di un centinaio di euro. Mantenendo un costo produttivo che non superi i 50". Ma per fare i conti ci sarà tempo, adesso il primo obiettivo e la laurea.
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